L’articolo 22 della legge prevede la fusione di ERVET e Nuova Quasco con l’obiettivo di promuovere la valorizzazione del territorio, la promozione degli investimenti e l’internazionalizzazione.

La stipula di accordi per l’insediamento e lo sviluppo di nuove imprese; la riduzione del carico burocratico; agevolazioni fiscali per nuove imprese innovative; sostegno all’aggregazione e al rafforzamento dei Consorzi fidi per il credito. E ancora: un premio regionale per la responsabilità sociale d’impresa; misure di contrasto delle delocalizzazioni produttive nonché la promozione degli investimenti nel quadro delle programmazioni settoriali della Regione. Sono queste le linee principali della legge su “Attrattività, competitività e promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, approvata il 16 luglio dall’Assemblea legislativa.

L’obiettivo principale della normativa è quello del rilancio degli investimenti pubblici e privati: una leva fondamentale per far ripartire la domanda interna, per aumentare le esportazioni e per creare nuova occupazione, stabile e qualificata. La legge risponde, infatti, alla duplice esigenza di contribuire alla ripresa economica e rafforzare la competitività e la capacità di innovazione del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna.

Il provvedimento legislativo punta a rendere i sistemi – locali e regionale – ancora più “attraenti” per gli investimenti delle imprese, proiettando ulteriormente l’economia emiliano-romagnola nel mondo. Tutto questo senza perdere le radici ma, anzi, rafforzando i suoi tratti di forza: dinamismo e capacità di fare innovazione, diversificazione produttiva, pluralismo delle forme imprenditoriali.

Le politiche regionali e la legge intendono favorire e accompagnare in Emilia-Romagna la promozione degli investimenti produttivi. L’architrave della legge è l’individuazione degli “investimenti e insediamenti di interesse regionale” promossi da imprese o aggregazioni di imprese, che si caratterizzano per il valore degli investimenti, la qualità e la quantità dell’occupazione, le ricadute sul territorio, la ricerca e l’innovazione, l’internazionalizzazione e la specializzazione delle singole unità, delle filiere e dei distretti.

“Da oggi l’Emilia-Romagna – ha commentato soddisfatto l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – ha gli strumenti per offrire un ambiente più favorevole all’attrazione di investimenti di grandi dimensioni e grande qualità. Questa è una delle condizioni per creare lavoro qualificato e durevole, obiettivo centrale nell’azione della Regione”.

Per favorire investimenti e interventi di interesse per il territorio la Regione, anche per mezzo delle sue società e di ERVET in particolare, sviluppa una politica di marketing territoriale per la ricerca di investitori nazionali ed esteri e per la promozione della propria immagine.

L’articolo 22 della nuove legge definisce inoltre l’avvio della fusione di ERVET Spa e Nuova Quasco Scrl, con due obiettivi: razionalizzare le partecipazioni societarie della Regione preposte allo sviluppo economico del territorio regionale e, soprattutto, dare più forza alla nuova società che sarà incaricata di promuovere la valorizzazione del territorio, la promozione degli investimenti e l’internazionalizzazione che la legge intende facilitare. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge Nuova Quasco sarà incorporata in ERVET e la società manterrà la denominazione sociale ERVET Spa.