È disponibile l’analisi dei dati della Rilevazione continua delle forze di lavoro ISTAT sul mercato del lavoro per il 1° trimestre 2014. Il report, redatto dall’Assessorato regionale Scuola, formazione, università e ricerca, lavoro con la collaborazione di ERVET, fornisce il quadro aggiornato sull’occupazione e disoccupazione regionale e la dinamiche degli ammortizzatori sociali.

I dati trimestrali delineano un quadro complessivo del mercato del lavoro dell’Emilia-Romagna nel quale perdurano fattori di debolezza. All’orizzonte ancora non si intravedono robusti elementi di discontinuità rispetto al ciclo depressivo avviato in conseguenza della crisi economica internazionale del 2008.

Il tasso di attività regionale è al 72,1%, lo stesso valore del primo trimestre 2013, superiore a quello nazionale e a quello del Nord Est.

Il tasso di occupazione regionale, invece, è al 65% e risulta in decremento su base tendenziale a tutti i livelli territoriali, a dimostrazione del fatto che almeno nell’ambito del mercato del lavoro la crisi è ben lungi dall’essere in fase di esaurimento. In un’ottica tendenziale, a confronto con il primo trimestre 2013, in Emilia-Romagna il numero degli occupati risulta in lieve incremento (+0,1%), pari a circa 2 mila unità in valore assoluto, in controtendenza sia rispetto al Nord Est che all’Italia.

Continua a crescere il numero di persone in cerca di lavoro: l’incremento del valore regionale (+3,9%) si colloca nel mezzo tra la macroarea di riferimento (+0,7%) e l’Italia (+6,5%). Il tasso di disoccupazione raggiunge il 9,7%, cresciuto nel primo trimestre 2014 su base tendenziale di 0,3 punti percentuale. Negli ultimi trimestri sembra consolidarsi in Emilia-Romagna, più che alle altre scale territoriali, una dinamica crescente della disoccupazione derivante da un incremento degli attivi superiore a quello dei posti di lavoro.

Infine, per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni (Ordinaria, Straordinaria e in Deroga), si segnala un incremento su base tendenziale del 34,7% dell’ammontare totale di ore autorizzate, pari a 6 milioni circa di ore aggiuntive. Con 3.650 nuove iscrizioni nelle liste di mobilità di lavoratori interessati dai licenziamenti collettivi realizzati dalle imprese a seguito di accordi sindacali (ex. L. 223/91), si registra il record trimestrale di inserimenti, non solo rispetto ai trimestri del 2013, ma anche a partire dal primo trimestre 2008.

Per approfondire:

Report regionali sull’occupazione in Emilia-Romagna