Green economy è quel punto in cui innovazione, sostenibilità ambientale e sviluppo economico si incontrano.
Green economy è un cantiere sempre in movimento in cui l’economia tradizionale si trasforma portando con sé un cambiamento radicale nella struttura della società e nella cultura. È anche qualità ed innovazione, è eco-innovazione dei settori e risorsa preziosa per il territorio. È capacità di innovare da una parte i cicli produttivi e i prodotti e dall’altra la cultura del consumo e gli stili di vita.

Le aziende dell’Emilia-Romagna credono nella green economy, come dimostrano i numeri, che collocano l’Emilia-Romagna al terzo posto nella classifica delle regioni italiane per numero di imprese che hanno investito in tecnologie green nel triennio 2008-2013.

Graduatoria

Fonte: Rapporto Green Italy 2014, Centro Studi Unioncamere

Ancora più confortante è il dato sulle certificazioni, che vedono il tasso di certificazione delle imprese dell’Emilia-Romagna nettamente al di sopra della media nazionale, sia per gli aspetti concernenti l’ambiente, sia per gli aspetti sociali e per la sicurezza dei lavoratori.

Confronto

Fonte: Elaborazioni ERVET in “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna – edizione 2014 – ERVET, Regione Emilia-Romagna.

Le certificazioni ambientali, storicamente considerate un termometro della sensibilità ambientale del sistema imprenditoriale (basandosi sulla volontaria responsabilizzazione dei produttori), rappresentano un veicolo trainante della green economy regionale, e costituiscono un fattore per incidere positivamente sul miglioramento delle condizioni ambientali di un territorio contribuendo, più in generale, alla promozione di un’economia a basse emissioni di carbonio.

Le certificazioni ambientali, di processo o di prodotto, costituiscono rispettivamente:

  • uno strumento per migliorare la  visibilità dell’azienda e gestire al meglio i rischi d’impresa;
  • strumenti business to consumers per presidiare il mercato globale che sta convergendo verso un’economia verde anche grazie ad un progressiva e sempre maggiore sensibilizzazione del consumatore.

Il dato che dimostra un andamento così virtuoso dell’Emilia Romagna è frutto da una parte delle politiche di promozione attuate negli anni dal governo regionale per la qualificazione ambientale e sociale delle produzioni e dei prodotti, dall’altra di una evidente e spiccata sensibilità e consapevolezza, da parte delle imprese, dell’importanza della qualità ambientale come fattore di competitività.

Passando dagli strumenti ai settori produttivi, le imprese monitorate ad oggi dall’Osservatorio della green economy regionale sono oltre duemila.

Le prospettive legate ad un nuovo modello di sviluppo economico che abbia al centro la green economy coinvolgono organizzazioni di diversi settori: si va dall’agroalimentare – settore leader in regione per numero di imprese green – a settori emergenti come quello delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, sino a settori tradizionalmente legati alla tutela dell’ambiente come la bonifica dei siti, il ciclo dei rifiuti e quello idrico, la gestione di aree verdi.

A questi si affiancano settori che mostrano segnali di una riconversione verso produzioni più pulite, ad esempio la mobilità sostenibile, l’edilizia e la meccanica allargata.

 

Distribuzione

Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER

Ciascuno di questi settori ha proprie specificità e dinamiche che ne caratterizzano evoluzione green ed eco innovazione come riportato a titolo di esempio nello schema seguente.

Collegate a questo nucleo centrale, vi sono altre realtà al di fuori del sistema industriale e riconducibili comunque alla filiera green. Sono realtà che operano nel settore agricolo (biologico) e forestale, oltre ai liberi professionisti e alle società operanti nel campo della certificazione energetica.

Il sistema si completa poi con una serie di altri soggetti che supportano lo sviluppo della green economy sul territorio regionale:

  • La Piattaforma Energia & Ambiente, coordinata da ASTER, è specificatamente dedicata allo sviluppo delle tecnologie e all’innovazione nel campo della green economy. Oltre venti laboratori della Rete alta tecnologia lavorano su tematiche green.
  • Il sistema di formazione superiore offre sul territorio regionale diversi master connessi a tematiche di ambiente e green economy.
  • Il sistema fieristico regionale vede diverse fiere di rilevanza internazionale organizzate nei campi dell’ambiente, dell’edilizia, dell’agroalimentare e della ricerca & sviluppo. Un’altra importante iniziativa è rappresentata dal Festival Green Economy del Distretto ceramico e dal Premio Economia Verde di Legambiente.

Analizzando la distribuzione territoriale, si nota come le imprese green si concentrino lungo la via Emilia con oltre la metà localizzate tra la provincia di Bologna, seguita da Modena e Reggio Emilia.

Distribuzione

Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER

Se approfondiamo le performance economiche è interessante notare come le imprese green abbiano dimostrato una maggior capacità di resistere alla crisi: esaminando l’andamento dei fatturati di un panel di 640 imprese monitorato per il triennio 2010-2012 si nota come, pur attraversando un periodo di crisi economica, tali imprese abbiano registrato una variazione del loro fatturato superiore di quasi tre punti percentuali (quasi +3%) rispetto alla variazione di fatturato del settore industriale della regione.

Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER su dati Banca d’Italia, «Economie regionali – l’economia dell’Emilia-Romagna», giugno 2014

Ulteriori considerazioni positive per la nostra Regione vengono dal fronte dei green Jobs (assunzioni green).

Seppure in leggero ritardo rispetto al livello nazionale, la quota % di assunzioni green sul totale delle assunzioni non stagionali è in costante aumento sino a registrare, nel 2013, un valore superiore al dato nazionale. Significativo per la nostra regione che tale valore sia incrementato di oltre 5 punti percentuali negli ultimi 5 anni, passando dall’ 8,2% del 2009 al 13,3% del 2013.

Incidenza

Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro,Sistema Informativo Excelsior

Se prendessimo poi il Nord-Est Italia come riferimento, sia per una questione di appartenenza che di affinità con le caratteristiche del sistema produttivo, noteremmo come la percentuale di assunzioni “green” registrata nel 2013 in  Emilia Romagna (13,3%) abbia superato quella rilevata del Nord-Est (12,2%) di oltre un punto percentuale.

Assunzioni

Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro,Sistema Informativo Excelsior

Cosa fa ERVET per la Regione Emilia Romagna in materia di Green Economy?

L’Osservatorio green economy Emilia Romagna, attivato nell’ambito della convenzione tra ERVET e la Regione, opera per la caratterizzazione numerica e quantitativa della green economy regionale, facilitando l’individuazione e la gestione di idonei strumenti finanziari e pianificatori (tra cui la recente programmazione dei fondi strutturali 2014-2020). Attraverso un’analisi costante, l’Osservatorio contestualizza il fenomeno in Regione dal punto di vista numerico e approfondisce le potenzialità e tendenze green all’interno delle singole filiere confrontandone i trend rispetto alle medie dell’economia regionale.

Oltre a gestire il database di riferimento delle realtà produttive green della nostra Regione, l’Osservatorio produce analisi ed approfondimenti utili ad indirizzare le politiche regionali in materia offrendo un supporto ai percorsi di internazionalizzazione in sinergia anche con il sistema fieristico regionale.

Link per approfondire

A supporto della Regione

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/sviluppo-sostenibile/temi/certificazioni-ambientali – Attività della Direzione Ambiente dedicate a promuovere la diffusione nel tessuto regionale dei principali strumenti di certificazione di processo e di prodotto

http://energia.regione.emilia-romagna.it/imprese-green-economy  – Attività della Direzione Attività produttive dedicate a “imprese e green economy”

Sugli strumenti

www.tecnologiepulite.itIl sito rappresenta una fonte di informazioni sulle soluzioni industriali innovative a ridotto impatto ambientale e sui relativi fornitori.

www.microsga.org – Software gratuito dedicato a rendere più semplice l’implementazione di un sistema di gestione ambientale nelle micro e piccole imprese dell’Emilia-Romagna.

www.mappedelconsumo.it – Iniziativa, disponibile anche come APP, a supporto del cittadino/consumatore per diffondere pratiche di consumo sostenibile.

www.emasclub.itiniziativa per diffondere e valorizzare le organizzazioni “green” emiliano-romagnole impegnate in un percorso di qualità ambientale certificato.

Sulle Reti

www.retecartesio.itrete che coinvolge alcune regioni italiane per sviluppare approcci sostenibili alla gestione del territorio. La Rete ricerca e promuove soluzioni collettive fondate sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati attivi su Cluster o Aree Omogenee. 

 

A cura dell’Osservatorio greenER (Enrico Cancila, Irene Sabbadini e  Marco Ottolenghi)