In regione 9 aziende delle top 63 per le condizioni di lavoro, mentre una legge regionale promuove i nuovi investimenti, con il supporto di ERVET.

L’istituto olandese “Top-Employers” ha stilato anche per il 2014 l’omonima lista di 63 aziende che si distinguono per le migliori condizioni di lavoro offerte. Tra queste, 9 sono in Emilia-Romagna e sono rispettivamente: Chiesi Farmaceutici, Cariparma, Comatrol, Yoox, Philip Morris-Intertaba, Hera, Ducati, Lamborghini, Danfoss, Dedagroup. Alcune di queste aziende rappresentano investimenti esteri in regione e rispecchiano un’idea di attrattività del sistema emiliano-romagnolo che punta a migliorare il mercato del lavoro, valorizzando le competenze presenti a livello locale.

La legge n.14 per la “Promozione degli investimenti” in regione, approvata a luglio 2014, va nella stessa direzione, perseguendo l’obiettivo di promuovere investimenti che migliorino la competitività economica dei settori produttivi, valorizzando le competenze esistenti e puntando sull’innovazione. Lo strumento principale previsto dalla legge è l’Accordo per lo Sviluppo e l’Insediamento, che offrirà contributi e altre facilitazioni e verrà firmato dall’investitore, l’impresa e gli altri stakeholder coinvolti nel progetto.

Lo studio sui Top-Employers non è l’unico in cui la regione si distingue, essendo stata recentemente premiata anche dal Financial Time nel ranking sulle regioni più attrattive per gli investitori internazionali, “European Cities & Regions of the Future 2014/15”. L’Emilia-Romagna è stata premiata nelle seguenti categorie: Top 10 Southern European Regions’, ‘Top 10 Large European Regions – FDI Strategy’, ‘Top 10 Southern European Regions – FDI Strategy’. Il riconoscimento valorizza anche il lavoro che ERVET porta avanti da anni attraverso strumenti e servizi di accompagnamento per l’investitore estero. ERVET ha inoltre contribuito alla definizione della legge per la “Promozione degli investimenti” e sta supportando l’implementazione dell’Accordo per lo Sviluppo e l’Insediamento.

(Fonti: www.investinemiliaromagna.eu, Corriere di Bologna, FDI Intelligence)