Pubblicato dalla Regione il rapporto 2014, realizzato con il contributo di Ervet, sulla diffusione e modalità di utilizzo sostenibile dei social negli enti locali

Ervet, nell’ambito delle attività di assistenza tecnica e supporto operativo al benchmarking dell’e-government e della società dell’Informazione in Emilia-Romagna, ha contribuito alla redazione del rapporto “Diffusione e modalità di utilizzo (sostenibile) dei social media nelle PA in Emilia-Romagna 2014” pubblicato il 20 aprile nel sito della Regione Emilia-Romagna a cura del Coordinamento del Piano Telematico e disponibile all’indirizzo http://digitale.regione.emilia-romagna.it/dati/temi/social-media-e-pa.

Ervet ha contribuito inoltre alla raccolta dei dati analizzati dal rapporto, resi disponibili dalla Regione in formato open data (http://dati.emilia-romagna.it/novita/35-novita-del-portale/462-social-media-e-pa-in-open-data.html)

 

Cosa rileva il rapporto
Fra le altre attività di rilevazione, analisi e valutazione svolte per il Coordinamento del Piano Telematico, quelle relative ai social più diffusi (Facebook, Twitter e Youtube) riguardano, dal 2011, la diffusione ed utilizzo di Facebook e Twitter, natura e tipologia degli account, numero di seguaci, data di apertura degli account, discussioni attivate seguite e non, fasce di maggiore popolarità e persone che parlano dell’argomento. Dal 2013 informazioni sono raccolte ed analizzate anche per la piattaforma Youtube, di cui vengono censiti il numero di iscritti, numero di video pubblicati e loro visualizzazione, la presenza di discussioni e di playlist e gli argomenti trattati nel canale.

 

Facebook è il social preferito dai Comuni ma l’interazione coi cittadini è bassa
Dai dati emerge che Facebook è il social più diffuso, con il 60% dei Comuni emliano-romagnoli presente con almeno un account. I 332 account rilevati sono chiaramente identificabili (nel 78% dei casi) e garantiscono un aggiornamento almeno settimanale della propria bacheca (nel 68% dei casi). Meno consolidata è l’attitudine e l’abitudine a gestire la relazione con la cittadinanza: solo per un 23% di casi si può parlare di effettiva interattività da parte dell’amministratore dell’account, con risposte sistematiche a richieste esplicite dei cittadini. L’uso di FB da parte della PA emiliano-romagnola sembra spostarsi sempre più sull’effetto “cassa di risonanza” di informazioni piuttosto che come strumento interattivo per il coinvolgimento della cittadinanza.

Twitter e Youtube poco utilizzati
Ancora poco diffuso Twitter, è presente nel 14% dei Comuni emiliano-romagnoli. I 69 account sono concentrati negli enti di maggiori dimensioni e convogliano oltre il 70% dei tweet e follower complessivi: solo due account, quello del Comune di Bologna e quello di Turismo Emilia-Romagna accorpano il 47% dei tweet complessivamente inviati.  Non sorprende pertanto che il 71% degli account Twitter abbia un numero di follower inferiore a 1.000 ed il 65% abbia inviato meno di 1.000 tweet . L’86% degli account è peraltro risultato attivo alla data di rilevazione.

Anche la presenza su Youtube è in aumento con 69 canali e una copertura del 17% dei Comuni emiliano-romagnoli concentrati negli enti di maggiori dimensioni. I dati mostrano una forte variabilità al loro interno sia per quanto riguarda il numero di iscritti (pari a 4.901 per tutti i canali), tanto che il 14% dei canali catalizza l’80% del totale degli iscritti; sia per quanto riguarda il numero dei video caricati:  l’81% di questi (su un totale di 5.818) sono stati pubblicati dal 22% dei canali. Quello che emerge dall’indagine è un uso ancora molto limitato delle potenzialità di questo social da parte della PA: solo 29 canali (pari al 42%) sono risultati attivi alla data di rilevazione.