Il report, realizzato in collaborazione con ERVET, evidenzia un aumento degli avviamenti di nuovi contratti  a inizio 2015, in particolare per il tempo indeterminato

È disponibile l’analisi dei dati Sistema Informativo sul Lavoro in Emilia Romagna (SILER) sugli avviamenti e le cessazioni di lavoro dipendente e parasubordinato in Emilia-Romagna nel primo trimestre 2015. Il report trimestrale, redatto dall’Assessorato regionale Scuola, formazione, università e ricerca, lavoro con la collaborazione di ERVET, fornisce il quadro aggiornato sui primi tre mesi del 2015 sui flussi della domanda di lavoro in Emilia-Romagna, analizzati attraverso i dati sulle comunicazioni obbligatorie inoltrate in via telematica dai datori di lavoro pubblici e privati ai centri per l’impiego dell’Emilia-Romagna, per quanto riguarda il lavoro dipendente, il lavoro parasubordinato e le esperienze lavorative.

Continua la crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per il sesto trimestre consecutivo,degli avviamenti di lavoro dipendente tout court – che includono tempo indeterminato, determinato, di somministrazione e di apprendistato. In aumento anche il saldo delle posizioni di lavoro dipendente (ottenuto come differenza tra avviamenti e cessazioni), pari a 82.082 (+2,5% rispetto al primo trimestre 2014).

A partire da questo report, inoltre, si propone un approfondimento sulla dinamica delle assunzioni a tempo indeterminato, per cercare di monitorare gli effetti sul mercato del lavoro dell’attuazione di alcune importanti modifiche normative e fiscali introdotte con la legge di stabilità 2015 ed il Jobs Act. Si tratta, in particolare, della legge di stabilità 2015, che ha previsto un incentivo (fino ad un massimo di 8.040 euro per tre anni) per le assunzioni a tempo indeterminato attivate a partire dal 1° gennaio 2015 e fino alla fine dell’anno, e del decreto legislativo 23/2015 adottato nell’ambito del Jobs Act, che ha introdotto la regolazione ‘a tutele crescenti’ per i nuovi contratti a tempo indeterminato – con significative modifiche soprattutto sulla regolamentazione dei licenziamenti – attivati a partire dalla sua entrata in vigore (7 marzo 2015).

Sebbene i dati siano ancora parziali e non sia ancora possibile verificare un effetto diretto generato dalle modifiche introdotte con la legge di stabilità 2015 ed il decreto legislativo n. 23/2015 del Jobs Act sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, i primi tre mesi del 2015 fanno segnare una dinamica positiva per il tempo indeterminato, la migliore tra le varie tipologie di contratti di lavoro dipendente: +12,7% di avviamenti rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno; +2,6% di trasformazioni di contratti a termine in tempi indeterminati; -9,6% di cessazioni; saldo trimestrale pari a 24.962 posizioni, in crescita di oltre il 60% rispetto al 2014.

Particolarmente positivo il mese di marzo, in cui si è rafforzata la crescita degli avviamenti a tempo indeterminato (53,5% rispetto allo stesso mese del 2014, più della media nazionale) e delle trasformazioni (48,3%).

Tra le altre tipologie di lavoro, si contrae il flusso trimestrale di avviamenti (-15% rispetto al primo trimestre 2014) e cessazioni (-1,5%) di lavoro parasubordinato, determinando un calo del saldo di posizioni lavorative.

Prosegue la contrazione del flusso di comunicazioni obbligatorie di lavoro intermittente (-15% per gli avviamenti e -11,5% per le cessazioni), già osservato a partire dal III trimestre del 2012 per effetto della Legge 92/2012 (cosiddetta ‘Fornero’).

Le dinamiche del lavoro dipendente e parasubordinato nel I trimestre 2015