Con un breve video, Ervet presenta i capisaldi del percorso, raccontando quanto è stato fatto finora e cosa resta da fare puntando sui principi dell’ascolto e della partecipazione

Tutti i cittadini raggiunti dalla banda larga, 300 scuole connesse ad alta velocità, oltre 12.000 persone formate gratuitamente all’uso del pc e di Internet, decine di nuovi servizi pubblici on line e in alcuni casi utilizzati con altissime percentuali (ad esempio il 97% delle domande per le autorizzazioni ambientali alle imprese viene presentato via Internet). Sono alcuni dei principali risultati conseguiti tra il 2011 e il 2014 con l’attuazione dell’ultimo Piano Telematico dell’Emilia-Romagna, la politica promossa dalla Regione e dagli enti locali per attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e promuovere lo sviluppo della società dell’informazione nei territori della regione. 46 i progetti realizzati nell’ambito della politica, per affermare 4 diritti di cittadinanza digitale: quelli di accesso alle reti, alla conoscenza, ai servizi on line e ai dati pubblici, e per una maggiore qualità della vita nelle cosiddette città intelligenti.

I risultati vengono riassunti e presentati in un nuovo video realizzato da Ervet, assieme ad una fotografia dello “stato dell’arte digitale” dell’Emilia-Romagna in raffronto al resto d’Italia e all’Europa. Quest’ultima rappresenta una estrema sintesi degli ultimi report di benchmarking realizzati dalla Regione e racconta di una regione tra le più dinamiche e innovative nell’intero panorama nazionale, ma ancora indietro rispetto alle medie comunitarie e agli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.

Proprio partendo da questo dato la Regione e gli enti locali hanno deciso di definire la nuova programmazione strategica in materia di innovazione, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2015-2019, promuovendo un percorso di partecipazione assolutamente inedito. Costituente Digitale è il nome che si è scelto per l’iniziativa, per rimarcare con forza l’assoluta necessità di pensare a queste attività come ad un mezzo indispensabile per affermare i nuovi diritti di cittadinanza digitale dei cittadini. Saranno proprio i cittadini, assieme alle imprese, alle associazioni e agli altri portatori di interesse, ad essere consultati, territorio per territorio, affinché rendano esplicite le proprie esigenze e permettano alla Regione e agli enti di tenerle massimamente in conto nella scrittura dei nuovi obiettivi strategici.

A tutto ciò il video fa riferimento in chiusura, presentando il nuovo logo scelto per raffigurare i principi di apertura e ascolto alla base della Costituente Digitale e citando i tre “player” regionali che contribuiranno alla sua promozione: la Regione, Lepida SpA e Ervet. Ervet, con le proprie analisi periodiche di monitoraggio e valutazione dei progetti del Piano Telematico, svolge un’attività indispensabile per quantificare i risultati ottenuti a fronte degli investimenti effettuati e individuare i nuovi “bisogni digitali” dei territori, di modo da tenerne conto nelle future programmazioni.