Nei giorni scorsi, la Commissione Europea ha comunicato ufficialmente la chiusura dell’intervento del Fondo di Solidarietà dell’UE in Italia in relazione agli eventi sismici del 2012.

Nei giorni scorsi (21 ottobre 2015) la Commissione Europea ha comunicato ufficialmente al Dipartimento di Protezione Civile la chiusura dell’intervento del Fondo di Solidarietà dell’UE in Italia in relazione agli eventi sismici del 2012.

Dopo quasi un anno (18 dicembre 2014) dalla consegna della rendicontazione analitica delle spese sostenute per la gestione della fase emergenziale post-sisma curata dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale – con la collaborazione in Emilia-Romagna della Struttura Tecnica del Commissario Delegato, dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, di tutti gli attuatori degli interventi finanziati e con il supporto tecnico di ERVET Spa -, la Commissione Europea certifica quindi ufficialmente, a seguito dei propri controlli, l’ammissibilità di tutti gli interventi cofinanziati con il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea.

La dichiarazione di totale ammissibilità delle spese da parte della Commissione Europea rappresenta un ottimo risultato per il lavoro svolto dal Commissario Delegato dell’Emilia-Romagna e dall’intero sistema regionale, tenuto conto dei tempi strettissimi richiesti per la spesa (un anno) e l’elevato numero delle stazioni appaltanti e delle organizzazioni coinvolte (struttura del commissario delegato, Protezione Civile regionale, province,  Comuni, ASL, Autorità di bacino, Consorzi di Bonifica, ecc.) sia nella fase di programmazione  e gestione della fase emergenziale che in quella di rendicontazione degli interventi effettuati.  L’intero sistema regionale ha operato in un vero e proprio contesto europeo, superando, pur in una fase travagliata in cui buona parte delle energie erano concentrate nelle attività di emergenza, le difficoltà operative e mantenendo un’attenzione particolare alla trasparenza della spesa e delle procedure.

 

Il ruolo di ERVET Spa
ERVET Spa ha fornito supporto alla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’attivazione e successiva attuazione del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea. Nello specifico ha supportato la Struttura Commissariale nella prima fase di raccolta e stima dei danni causati dal sisma e, successivamente all’erogazione della sovvenzione, nel monitoraggio fisico e finanziario degli interventi, nelle predisposizione dei controlli e della redazione della ‘Relazione di esecuzione finale delle spese sostenute a valere sul contributo del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (FSUE) per il terremoto del maggio 2012’, inviata alla Commissione Europea lo scorso dicembre 2014.

 

Il Fondo di Solidarietà dell’UE
Il Fondo di Solidarietà (FSUE) è il fondo dell’UE istituito nel 2002 con lo scopo di supportare i territori degli Stati membri in seguito al verificarsi di una catastrofe naturale grave, come è stato il caso del sisma del 2012 o degli eventi alluvionali dell’autunno 2014.

Il FSUE, in risposta al sisma del 20 e 29 maggio 2012, aveva messo a disposizione delle tre Regioni coinvolte (Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia) oltre 670,2 milioni di euro – la sovvenzione più alta nella storia del fondo – di cui oltre l’84% (563.060.750,63 euro) a disposizione della Regione Emilia-Romagna, la regione che aveva subito i maggiori danni (12,2 miliardi di euro su un ammontare complessivo stimato in oltre 13,2 miliardi di euro). Nella sola Emilia-Romagna, nei giorni successivi alle due scosse di terremoto oltre 19mila famiglie avevano dovuto lasciare le proprie abitazioni. Le persone coinvolte sono state 45mila, di cui 16mila hanno richiesto assistenza. I danni alle strutture sono stati ingenti: oltre 14mila gli edifici residenziali danneggiati, 13mila circa le attività economiche danneggiate (capannoni e impianti, aziende agricole, negozi, uffici), 1.500 gli edifici pubblici e strutture socio-sanitarie lesionati.

 

Interventi realizzati e spese rendicontate
Nel corso dell’anno successivo all’erogazione della sovvenzione (tra il dicembre 2012 e il dicembre 2013), nelle tre regioni coinvolte sono stati realizzati interventi per oltre 700,4 milioni di euro, di cui 607,5 milioni circa (l’86,7% del totale) da parte della Regione Emilia-Romagna, con l’attuazione di oltre 3.200 operazioni.

Circa 289 milioni di euro delle spese rendicontate (pari al 47,6% del totale) hanno interessato interventi di ripristino immediato di infrastrutture e attrezzature: interventi sulle scuole (riparazioni immediate, edifici scolastici temporanei, ecc.); interventi sulle strutture sanitarie e per le tecnologie sanitarie; interventi sui sistema idraulico e di bonifica; interventi sulle reti idrica, elettrica, di depurazione, fognature; interventi sulla rete e infrastruttura stradale; interventi sui municipi (edifici municipali temporanei, prefabbricati modulari, ecc); opere ed interventi provvisionali.

Il 44,7% (271,3 milioni di euro circa) è stato utilizzato per interventi di prima assistenza alla popolazione colpita e le misure di soccorso, nonché per l’allestimento e la gestione delle strutture temporanee di accoglienza (tendopoli, altre strutture), le sistemazioni alloggiative alternative (alberghi, affitti, residenze sanitarie assistite e strutture protette, autonoma sistemazione, ecc.), l’installazione di moduli abitativi urbani e rurali prefabbricati e l’ impiego straordinario di risorse umane, mezzi e materiali.

La quota rimanente di 47,2 milioni di euro circa, pari al 7,8% del totale, è stata utilizzata, in parte, per attività tecnico-scientifiche finalizzate alla rapida verifica dello stato delle opere, attività tecniche di messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e attività tecniche ed interventi di protezione immediata del patrimonio culturale; in parte, per la ripulitura di aree, il recupero, differimento e smaltimento dei materiali secondo la normativa vigente a livello nazionale ed europeo.

Oltre al ripristino e riparazione immediata degli edifici danneggiati dal sisma, sia nelle opere provvisionali che nella realizzazione degli edifici temporanei, è stato previsto l’inserimento di criteri di miglioramento sismico, conseguendo pressoché immediati risultati in termini di sicurezza territoriale.

 

Per approfondire:

Comunicato stampa della Regione Emilia-Romagna

DG Regio – Fondo di Solidarietà dell’UE