L’analisi curata da ERVET dei dati sulle forze lavoro di ISTAT e sui flussi del lavoro dipendente e parasubordinato evidenziano la crescita dell’occupazione regionale e l’aumento dei contratti a tempo indeterminato.

Sono disponibili le analisi dei dati della Rilevazione continua delle forze di lavoro ISTAT sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna e quelle dei dati sugli avviamenti e le cessazioni di lavoro dipendente e parasubordinato in Emilia-Romagna nel terzo trimestre del 2015 e sui primi nove mesi dell’anno. Entrambi i report trimestrali sono redatti dall’Assessorato regionale Scuola, formazione, università e ricerca, lavoro con la collaborazione di ERVET.

LavoroIl report ‘Occupazione, disoccupazione e ammortizzatori sociali in Emilia-Romagna’ fornisce il quadro aggiornato dell’occupazione e disoccupazione regionale e delle dinamiche degli ammortizzatori sociali. Nei primi tre trimestri del 2015 il numero medio di occupati in regione sono 1.913mila, 3,6mila in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Il tasso di occupazione è al 66,5%, 0,2 punti percentuali in più, allineato alla media europea e notevolmente superiore al valore medio italiano. Le persone alla ricerca di lavoro sono 161mila, 8,1mila in meno rispetto ai primi 9 mesi del 2014. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,8%, meno 0,4 punti percentuali; la riduzione interessa però solo gli uomini (dal 7,4% dei primi nove mesi del 2014 al 6,6%), mentre tra le donne la quota di chi cerca lavoro resta pressoché stabile al 9,1%. La crescita occupazionale è tutta concentrata nell’Industria in senso stretto, con 23,7mila occupati in più. In linea con il resto del Paese, nelle Costruzioni continuano a diminuire i posti di lavoro (-11,8mila), che si contraggono tuttavia  anche nelle attività terziarie (-8,9mila). La performance positiva dei primi nove mesi del 2015 è la risultante di una crescita dell’occupazione nel corso dei primi tre mesi dell’anno, a fronte di una riduzione stimata dall’Istat, sia nel secondo che nel terzo trimestre (-7,2mila e -2,4mila rispettivamente). Le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS si riducono del 26,2%, così come decrescono i lavoratori licenziati e inseriti nelle liste di mobilità: sono quasi 4mila rispetto ai 9mila circa dei primi nove mesi del 2014.

Il report ‘Le dinamiche del lavoro dipendente e parasubordinato in Emilia-Romagna’ fornisce il quadro aggiornato per quanto riguarda i  flussi della domanda di lavoro in Emilia-Romagna, analizzati attraverso i dati sulle comunicazioni obbligatorie inoltrate in via telematica dai datori di lavoro pubblici e privati ai centri per l’impiego dell’Emilia-Romagna, per quanto riguarda il lavoro dipendente, il lavoro parasubordinato e le esperienze lavorative. Tra gennaio e settembre 2015 i nuovi avviamenti di contratti di lavoro dipendente sono stati  729.059, il 3,5% in più rispetto al medesimo periodo del 2014. Il saldo di posizioni lavorative (avviamenti meno cessazioni) ha quasi raggiunto le 120mila unità, in crescita di quasi 21mila posizioni di lavoro rispetto al medesimo periodo del 2014. Tra le nuove assunzioni resta preponderante la quota di contratti a termine, anche se in calo rispetto agli anni scorsi. In netto calo gli avviamenti di lavoro parasubordinato (32.125, -29,8%) e quelli di lavoro intermittente (34.161, -16,1%).

LavoroViceversa si rafforza l’incremento del numero contratti di lavoro a tempo indeterminato e le trasformazioni di contratti a termine, per l’effetto congiunto della  decontribuzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro stabilita con la Legge di stabilità 2015 per tutti i nuovi contratti a tempo indeterminato attivati nel settore privato nel corso dell’anno e della nuova regolazione ‘a tutele crescenti’ per i nuovi contratti a tempo indeterminatoattivati a partire dal 7 marzo 2015 (Dlgs 23/2015). Tra gennaio e settembre 2015, gli avviamenti di nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato sono stati 129.867, in crescita del 25,2% rispetto al medesimo periodo del 2014. A questi avviamenti si aggiungono le trasformazioni in contratti di lavoro a tempo indeterminato, che tra nei primi nove mesi del 2015 sono state 37.997 (+20,1% rispetto al medesimo periodo del 2014). Finora le posizioni di lavoro a tempo indeterminato create nel 2015 ammontano a 56.301 unità, quasi triplicate rispetto allo scorso anno (tra gennaio e settembre 2014 erano state 19.549).

E’ scaricabile anche il Rapporto annuale 2015 sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna, curato da ERVET, che fornisce una descrizione delle caratteristiche del mercato regionale e delle dinamiche che lo stanno attraversando, negli anni dal 2008 al 2014.

Lavoro

Nella prima parte della ricerca vengono analizzati, a partire dai dati delle comunicazioni obbligatorie inoltrate per via telematica dai datori di lavoro pubblici e privati ai centri per l’impiego dell’Emilia-Romagna e registrate nel SILER, i flussi di lavoro dipendente e  parasubordinato nel periodo 2008-2014, le durate dei rapporti di lavoro ed il volume di giornate di contratto create, le carriere dei lavoratori e le scelte occupazionali delle aziende, pubbliche e private. Alcune informazioni declinate su base territoriale sono visibili attraverso mappe dinamiche

Nel secondo capitolo vengono illustrate attraverso i dati dell’Indagine continua sulle forze di lavoro di fonte ISTAT, le dinamiche sulla popolazione regionale attiva, gli occupati e le persone in cerca di occupazione, oltre ai rispettivi tassi di attività, occupazione e disoccupazione. Vengono inoltre delineati gli scenari previsionali al 2020 relativamente ad alcune variabili sul lavoro, basati sui dati elaborati da Prometeia SpA. Infine viene elaborato un quadro di sintesi dell’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni dell’INPS e dei lavoratori in mobilità, col fine di monitorare la reazione del sistema produttivo regionale al ciclo economico.

Documenti

Occupazione, disoccupazione e ammortizzatori sociali in Emilia-Romagna – III trimestre 2015

Le dinamiche del lavoro dipendente e parasubordinato in Emilia-Romagna – III trimestre 2015

Il mercato del Lavoro in Emilia-Romagna – Rapporto annuale 2015