Il report trimestrale su ‘Congiuntura e previsioni’ elaborato da ERVET propone un quadro aggiornato dei dati più recenti a livello internazionale, nazionale e dell’Emilia-Romagna sullo stato di salute del sistema economico e del mercato del lavoro, oltre alle stime previsionali per i prossimi anni 

Le informazioni più recenti relative alle diverse aree del mondo – illustrate nella prima parte del report – sembrano concordi nel delineare una fase interlocutoria dell’economia mondiale, caratterizzata da repentini cambiamenti  e da una profonda instabilità determinata, da una parte dalla volatilità dei mercati finanziari, dall’altra dalle tensioni geopolitiche in varie parti del pianeta (anche in aree di rilevante interesse strategico e commerciale per l’Emilia Romagna). Nel biennio 2015-2016 sia il PIL che il commercio mondiale si attestano su livelli nettamente al di sotto della media degli ultimi 20 anni.

In un’economia sempre più integrata, l’andamento delle variabili macroeconomiche a livello internazionale influiscono direttamente sul quadro economico nazionale e regionale. Per l’Italia il 2016 dovrebbe essere l’anno del consolidamento della ripresa economica (PIL 2016: +1,0%), con un rafforzamento delle componenti della domanda interna.

La seconda parte del report, interamente dedicata all’Emilia-Romagna, si concentra sull’analisi della dinamica congiunturale regionale (dell’industria in senso stretto, delle costruzioni e del credito), sui progressi compiuti rispetto ai principali target di Europa 2020, sui focus relativi al commercio estero, al mercato del lavoro ed ai livelli di reddito dichiarati nel 2015 dai contribuenti emiliano-romagnoli.

Fig. 1 – Europa 2020: principali indicatori e target per l’Emilia Romagna

Emilia-Romagna

L’economia regionale ha chiuso il 2015 in moderata ripresa, grazie soprattutto alla dinamica positiva del settore industriale, che continua a svolgere un ruolo di traino. Vanno in questo senso i dati elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna sulla produzione industriale, come anche le vendite all’estero delle imprese manifatturiere della regione. La crescita dell’Emilia Romagna continua quindi ad essere spinta dalla domanda estera, a cui si sono aggiunti nell’ultima parte dell’anno i primi segnali di inversione di tendenza delle componenti della domanda interna, a partire dai consumi delle famiglie. Primi segnali positivi anche per quanto riguarda le costruzioni ed il commercio. In ripresa anche il credito, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di presiti alle famiglie. Inizia a scorgersi l’impatto di queste dinamiche sul mercato del lavoro regionale, che nel 2015 ha visto l’aumento dell’occupazione e la contestuale contrazione del tasso di disoccupazione.

L’ultima parte dell’analisi è invece dedicata allo scenario di previsione al 2017. Le previsioni di Prometeia più aggiornate (aprile 2016), prevedono per il 2016 una crescita del prodotto interno lordo regionale dell’1,2% e leggermente più intensa (+1,3%) nel 2017. Anche le previsioni di Confindustria per quanto riguarda la produzione e gli ordini industriali in regione nel primo semestre del 2016 sono improntate all’ottimismo.

Come sempre ragionando di previsioni è opportuno usare la massima cautela. Come detto in precedenza, il peggioramento del quadro internazionale, anche solo attraverso il canale del commercio con l’estero, che in questi anni di difficile congiuntura è stato il motore della crescita economica, può infatti modificare radicalmente la traiettoria di sviluppo della regione.

Fig. 2 – Scenario previsionale per l’Emilia Romagna

Emilia-Romagna

Per approfondire

Report ‘CONGIUNTURA E PREVISIONI EMILIA ROMAGNA: Dati di sintesi sulla congiuntura 2015 e le previsioni per il 2016 a livello internazionale, nazionale e regionale’ (Aprile 2016)

Presentazione di sintesi ‘Congiuntura e previsioni internazionali e nazionali’

Presentazione di sintesi ‘Congiuntura, export e reddito in Emilia Romagna

Presentazionene di sintesi ‘Previsioni, indicatori Europa 2020 e lavoro In Emilia Romagna’