Il rapporto sulle dinamiche del lavoro dipendente, parasubordinato e accessorio in Emilia Romagna nel primo trimestre 2016 

L’elaborazione di ERVET Spa in collaborazione con l’Assessorato regionale al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazioneprofessionale, università, ricerca e lavoro – si propone di fornire una descrizione della dinamica che lo hanno caratterizzato nei primi tre mesi dell’anno, attraverso i dati delle Comunicazioni Obbligatorie del Sistema Informativo sul Lavoro dell’Emilia Romagna (SILER) e quelli sui voucher forniti dall’Osservatorio statistico INSP sul lavoro accessorio.

Nel complesso del lavoro dipendente in senso stretto il saldo del primo trimestre 2016 è stato positivo per oltre 87,5mila posizioni lavorative, grazie alla spinta fornita dal tempo determinato (+61mila posizioni di lavoro create), che ha più che compensato il rallentamento della crescita delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato. Alla fine di marzo, il saldo del tempo indeterminato è risultato positivo (14.581) ma comunque inferiore al dato rilevato un anno prima (23.761).

Aumentano le posizioni di lavoro anche nelle altre tipologie contrattuali. Nel caso della somministrazione (10.814) e del lavoro parasubordinato (1.194) si osserva un rallentamento della crescita rispetto al primo trimestre 2015. Nel caso del lavoro parasubordinato, è evidente l’effetto delle modifiche introdotte dal Dlgs 81/2015, entrato in vigore lo scorso giugno 2015, che ha sancito la sostanziale abolizione di tale tipologia contrattuale a partire dal 1° gennaio 2016, fatta eccezione per la PA (per la quale il divieto scatta dal 2017) e alcune limitate fattispecie.

Dinamica opposta per il lavoro intermittente (1.476) e l’apprendistato (968), per i quali il saldo 2016 risulta essere più alto del precedente.

Nella prima parte del 2016 è proseguito il boom del lavoro accessorio, anche se ad un ritmo meno intenso dello scorso anno. L’Emilia-Romagna – con quasi 4milioni di voucher venduti nel trimestre (+41,8% rispetto al primo trimestre 2015) – occupa il terzo posto tra le regioni italiane per numero di buoni lavoro venduti (il 12,6% del totale nazionale), dopo Lombardia e Veneto.

Nonostante la riduzione degli incentivi economici per il 2016, la dinamica delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato continua ad essere positiva, anche se in rallentamento.

Su tale risultato ha influito la dinamica estremamente positiva dei flussi osservata alla fine del 2015, quando una parte dei datori di lavoro privati ha deciso di anticipare le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni di contratti a termine che avrebbero realisticamente effettuato nei mesi successivi se non ci fosse stato un ridimensionamento della decontribuzione previdenziale con la Legge di stabilità 2016 (che è passata dal 100% previsto per il 2015 al 40% per i nuovi contratti attivati o trasformati nel corso del 2016). Per annullare questa distorsione può essere utile confrontare i dati dell’ultimo semestre (IV trimestre 2015 e I trimestre 2016) con quello dell’anno precedente (IV trimestre 2014 e I trimestre 2015), sul quale aveva inciso una dinamica simile ma opposta, quando una parte di datori di lavoro nel IV trimestre 2014 aveva deciso di ritardare le assunzioni a tempo indeterminato in attesa di capire funzionamento ed entità dell’esonero contributivo annunciato dal Governo nella legge di stabilità per l’anno successivo.

Nell’ultimo semestre gli avviamenti a tempo indeterminato sono cresciuti del 41,4% e le trasformazioni in tempi indeterminati del 67,2% (+88,2% solo quelle da tempi determinati). Il saldo delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato è risultato pari a 46.264 unità, quasi quadruplicato rispetto a quello di un anno prima (12.893).

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Per approfondire

Le dinamiche del lavoro dipendente, parasubordinato e accessorio in Emilia Romagna – I trimestre 2016 (giugno 2016)