Prosegue anche nel primo trimestre 2016 il trend positivo del mercato del lavoro dell’Emilia-Romagna già in atto dalla seconda metà del 2014

I dati ISTAT segnalano una dinamica positiva del mercato del lavoro in Emilia Romagna, con la crescita del numero degli occupati e la progressiva contrazione delle persone in cerca di lavoro, rispetto allo stesso periodo del 2015.

È disponibile il report trimestrale sull’offerta di lavoro in Emilia Romagna nel primo trimestre 2016. Il report – redatto da ERVET per conto dell’Assessorato regionale al Coordinamento Politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro – fornisce il quadro aggiornato dell’occupazione e disoccupazione e delle dinamiche degli ammortizzatori sociali in regione.

Le stime sui primi tre mesi del 2016 indicano un miglioramento complessivo dello stato del mercato del lavoro dell’Emilia-Romagna, rispetto allo stesso periodo del 2015.

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Nel primo trimestre 2016 gli occupati in Emilia-Romagna sono 1.926mila, 35mila unità in più (+1,8%) rispetto alla stima del primo trimestre 2015 e circa 8 mila unità in più al dato medio del 2015. L’incremento interessa sia i lavoratori che le lavoratrici, con una leggera prevalenza in termini percentuali per queste ultime. Con riferimento alle altre regioni italiane ed al dato nazionale, l’occupazione dell’Emilia-Romagna cresce più che in Lombardia (+1,7%), in Veneto (+0,7%), nel Nord Est (+1,2%)  e di oltre 0,7 punti percentuali  in più rispetto alla media nazionale (+1,1%).

Il tasso di occupazione è al 66,7%, 1,2 punti percentuali in più rispetto al primo trimestre 2015, superato in ambito nazionale solo dal valore registrato in Trentino-Alto Adige e in Valle d’Aosta.

La crescita occupazionale è trainata dal settore Terziario (+2,9% sul primo trimestre 2015), dalle Costruzioni (+6,4%), che rimbalzano dopo cinque trimestri consecutivi di contrazione tendenziale (cioè, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), e dall’Agricoltura (+13,4%). Diversamente, dopo sei trimestri consecutivi di crescita tendenziale, si contrae l’occupazione manifatturiera (-2,9%).

Per il terzo trimestre consecutivo su base tendenziale diminuisce il numero delle persone in cerca di lavoro: a marzo i disoccupati sono stati stimati in 175mila unità, 10mila disoccupati in meno (-5,4%) rispetto al primo trimestre 2015.

Il tasso di disoccupazione è sceso all’8,3%, meno 0,6 punti percentuali rispetto ad un anno prima (terzo calo consecutivo su base tendenziale). Si segnala che l’8,9% registrato dal tasso di disoccupazione in Emilia-Romagna nel primo trimestre 2015, portò a fine anno il dato medio del tasso di disoccupazione regionale a scendere al 7,7% a fronte dell’8,3% rilevato nel 2014. Pertanto è legittimo ritenere che la positiva tendenza dei primi mesi dell’anno in corso, possa portare ad una ulteriore contrazione del tasso di disoccupazione  medio annuo anche per il 2016.

Cresce in misura significativa la forza lavoro (+1,2% rispetto al primo trimestre 2015, oltre un punto percentuale in più del Veneto, +0,3 punti percentuali in più rispetto alla Lombardia e +1,1 in più rispetto al dato medio nazionale),cioè l’insieme di occupati e persone in cerca di occupazione, e  contestualmente si riducono gli inattivi. Ciò significa, in presenza di un’ occupazione crescente, una ripresa di attenzione verso il mercato del lavoro da parte di persone che nelle rilevazioni precedenti si erano considerate inattive o scoraggiate.

Ammortizzatori sociali e mobilità

Nel primo trimestre 2016 si contano complessivamente 13.138.022 ore autorizzate, equivalenti a 7.299 unità di lavoro, di cui il 17,6% competono alla CIGO, il 66,0% alla CIGS ed il restante 16,4% ai trattamenti in deroga. Dopo quattro trimestri consecutivi di riduzione tendenziale, nel primo trimestre 2016 il monte ore autorizzate torna a crescere rispetto al primo trimestre 2015: +18,5%, pari a circa 2milioni di ore aggiuntive. L’incremento è collegato alla Deroga (+1,5milioni di ore, +258,3%, il cui andamento, va ricordato, dipende anche dai vincoli amministrativi sulle coperture finanziarie), ma è in crescita anche la CIGS (+7,5% per oltre 600mila ore aggiuntive). In calo invece le ore autorizzate relativamente alla CIGO (-4,8%, ma anche in questo caso impattano fattori amministrativi legati ai tempi di blocco/sblocco delle autorizzazioni).

Anche nel corso del primo trimestre 2016 si protrae la significativa contrazione dei flussi degli iscritti alla mobilità già in atto dal principio del 2015: si contano in tutto 1.175 nuove iscrizioni nelle liste di mobilità a seguito dei licenziamenti collettivi (L. 223/91).

Per approfondire:

Report Occupazione, disoccupazione e ammortizzatori sociali in Emilia-Romagna – I trimestre 2016 (giugno 2016)