Un software che tiene sotto controllo e ottimizza i consumi energetici delle città, oltre all’inquinamento da emissioni di Co2. Il nuovo strumento di analisi vedrà impegnati i Comuni di Bologna e Cesena nella sperimentazione e si concluderà nel gennaio 2014.
E’ in costante aumento l’interesse dei cittadini nei confronti dei singoli comportanti per ridurre l’inquinamento nei centri urbani. Traffico, inquinamento atmosferico da riscaldamento domestico, risparmio idrico, sono stati alcuni dei temi al centro dell’indagine condotta da Ervet su 2mila famiglie residenti nei dieci principali agglomerati urbani dell’Emilia Romagna (i 9 comuni capoluogo più Cesena), con l’obiettivo di analizzare i comportamenti che hanno effetti su aria e acqua e il punto di vista dei cittadini sulle misure di riduzione dell’inquinamento.
Un valore da preservare e promuovere, attraverso un gestione integrata delle zone costiere per raggiungere gli obiettivi di un loro sviluppo sostenibile.
Alle coste, al patrimonio che rappresentano e alle azione per la loro tutela è dedicato il Coas Day, iniziativa celebrata ogni anno che, quest’anno, si terrà a Rimini il prossimo 25 settembre, nella Sala dell’Arengo nel PalaCongressi di Rimini, con inizio alle 9.
ERVET e Osservatorio della Green Economy, un binomio che si conferma. Due, infatti, gli appuntamenti per le prossime settimane in programma a Roma e Bologna.
Ci sarà anche Ervet a Ravenna 2013, la manifestazione in programma dal 25 al 27 settembre che prevede incontri, approfondimenti e conoscenza sulle nuove tecnologie e sui processi industriali, coniugando cultura e solidarietà ed offrendo eventi d’arte e spettacolo.
L’economia verde è un mezzo per riqualificare il territorio ma anche un elemento di ripresa e di competitività sui mercati internazionali: l’Emilia Romagna ha investito molto sulla green economy per il rilancio del proprio sistema produttivo.
Un business da 3,6 miliardi di euro, con 301 imprese e 11mila dipendenti (dati Aida/Bureau van Dijk): il distretto delle imprese e dei servizi per l’imballaggio in Emilia-Romagna rimane un’eccellenza anche in tempo di crisi, con oltre il 22% del fatturato nazionale del settore.
In questo periodo di crisi economica l’ambiente diventa una leva per competere sul mercato. Il settore agroalimentare in Emilia-Romagna è quello che più di tutti raccoglie la sfida, offrendo il maggior contributo alla diffusione delle certificazioni ambientali, ottimo indicatore della spinta all’eco-innovazione delle imprese.
Sviluppare un sistema di gestione integrato delle zone costiere dell’intero bacino adriatico attraverso un approccio interdisciplinare che tenga in considerazione la gestione delle risorse naturali, la prevenzione dei rischi e la risoluzione dei conflitti che possono scaturire tra i diversi usi e utilizzatori del mare e della costa.
Si terrà a Bologna martedì 23 aprile presso il Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara, 123) il Forum Internazionale World Class Clusters and Regional Dynamism, la Conferenza finale del progetto C-Plus – Implementing world class clusters in Central Europe, che vede come capofila CNA Emilia-Romagna.